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Enzo Collotti

    Enzo Collotti was an Italian historian who specialized in contemporary history. He taught contemporary history at the University of Florence and is recognized as one of Italy's and Europe's most significant historians of the Italian Resistance and the study of Nazism. His scholarship delves deeply into these pivotal eras of European history.

    Enzo Collotti
    Hitler a nacismus
    Hitler e il nazismo
    La soluzione finale. Lo sterminio degli ebrei
    • Una storia dell'Olocausto. L'assassinio degli ebrei nei campi di sterminio Lo sterminio degli ebrei rimane uno dei grandi buchi neri nella storia del nostro secolo e della nostra civiltà. Questo libro vuole rispondere all'inquietante domanda: «come è stato possibile?», partendo dall'esplosione dell'antisemitismo nell'Europa degli anni Venti, alla specificità dell'antisemitismo nazista con il suo prologo delle leggi di Norimberga, alla «notte dei cristalli» che sfociò nell'utopia negativa della «soluzione finale» e dei campi di sterminio. Uno strumento per riflettere sulle responsabilità dirette, sulle complicità e sui silenzi che consentirono la realizzazione dell'atroce progetto; nella convinzione che solo la consapevolezza critica dei disastri provocati dal totalitarismo nazista può costituire l'antidoto contro l'oblio e contro l'accettazione tacita di nuove «pulizie etniche». Enzo Collotti insegna storia contemporanea presso l'Università di Firenze. È autore, tra l'altro, di La Germania nazista (1962), L'amministrazione tedesca dell'Europa occupata (1963), Storia delle due Germanie (1968), La seconda guerra mondiale (1975), Nazismo e società tedesca (1982), Fascismo, fascismi (1989), Hitler e il nazismo (1994). È collaboratore di istituti di ricerca e di riviste specializzate in Italia e all'estero.

      La soluzione finale. Lo sterminio degli ebrei
    • Il 30 gennaio 1933 il presidente Hindenburg affidava la Cancelleria della Repubblica di Weimar ad Adolf Hitler, capo di quel Partito Nazionalsocialista che aveva ottenuto la maggioranza relativa alle elezioni dell'anno precedente. L'ascesa del nazismo era stata resa possibile dalla forza d'urto che il partito di Hitler aveva saputo esercitare sulle fragili istituzioni democratiche scosse dalle frequenti crisi politiche; ma anche - e soprattutto - dalla disgregazione del tessuto sociale di una Germania paralizzata dalla crisi economica alla fine degli anni Venti. Iniziava così nella "legalità" il dominio di Hitler e del nazionalsocialismo sulla Germania. Gli anni a venire avrebbero conosciuto la progressiva e inesorabile costruzione dello Stato totalitario, dapprima con il cambiamento istituzionale del 1933-1934, poi con il consolidamento della dittatura fra il 1934 e il 1938. In una continua esasperazione degli strumenti dittatoriali e delle basi ideologiche del razzismo e dell'imperialismo, fino agli "anni del furore" della seconda guerra mondiale. Un passato ingombrante, capace di condizionare la memoria del popolo tedesco fino ai nostri giorni.

      Hitler e il nazismo