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Marcela Serrano

    January 1, 1951

    This Chilean novelist is celebrated for her captivating fictional narratives that delve into the complexities of the human heart. Her prose is known for its exquisite detail and psychological depth, drawing readers into the intimate lives of her characters. She skillfully explores profound emotional landscapes, earning critical acclaim for her distinctive literary voice. Her work stands out for its elegant style and its profound exploration of inner emotional worlds.

    Marcela Serrano
    El albergue de las mujeres tristes
    Cuentos de mujeres solas
    Lo que está en mi corazón
    El albergue de las mujeres tristes
    Noi che ci vogliamo così bene
    Hasta siempre, Mujercitas
    • 2022

      El albergue de las mujeres tristes es una radiografía del amor y el desamor, una novela a través de la cual Marcela Serrano habla por las mujeres y los hombres de hoy, en una búsqueda de relaciones más genuinas y felices

      El albergue de las mujeres tristes
    • 2015

      Dvacet povídek o ženách, jejichž hlasy a příběhy se vryjí do paměti ohnivým písmem. Existují nitky, které spojují vnitřní svět žen kdekoliv ve světě: v balkánských uličkách, v Santiagu de Chile i v kraji La Mancha. Občas je to síla smíchu, hodnota přátelství, lásky nebo sexu; jindy zase strach z vyprázdněného manželství, lidského pokrytectví, samoty nebo opuštění blízkým člověkem. Marcela Serranová znovu prokazuje svůj talent proniknout do ženské duše a psychiky. Přináší povídky o ženách křehkých i silných, mladých i zralých, odvážných i bázlivých, hospodyňkách i intelektuálkách a opět se vrací se svým citlivým, moudrým a někdy až krutě pravdivým vhledem do ženského světa.

      Sladká nevděčnice
    • 2013

      I narratori: Adorata nemica mia

      • 199 pages
      • 7 hours of reading

      Ci sono fili capaci di unire i mondi interiori delle donne: a volte sono la forza delle risate, il valore dell’amicizia, l’amore o il sesso; altre, la paura di fronte a un matrimonio inaridito, l’ipocrisia, la solitudine o il timore dell’abbandono. Laura è contro il femminismo, Manuela cuce e sogna, Magdalena si sente sempre più rinchiusa, Anabella e Marilyn aspettano la felicità, María Bonita ha perso il nemico di una vita, Eloísa cerca di dimenticare, Irma si sfila finalmente l’anello, Dulcinea racconta la sua versione della storia. Dai Balcani fino a Santiago del Cile, passando per la Mancia di Don Chisciotte, piccoli incidenti rivelatori che cambiano la vita, donne che smettono di uscire di casa, che si lasciano ingannare dalle apparenze, che si riappropriano della loro esistenza, e altre che si ritrovano ad affrontare drammi inattesi. Ancora una volta, Marcela Serrano dimostra il suo talento nel penetrare anima e psicologia femminili con venti racconti appassionanti e potenti, abitati da donne fragili, forti, avventurose e timorose, casalinghe o intellettuali, le cui voci e storie si imprimono a fuoco nella memoria dei lettori.

      I narratori: Adorata nemica mia
    • 2013
    • 2011

      L'azione si svolge a Santiago, ai nostri giorni. Nove donne si ritrovano lo stesso giorno nello stesso luogo, chiamate dalla terapista che hanno in comune, per raccontare la loro storia. Non si conoscono, per cui raccontano le loro vicende dal principio. Insieme alle loro vite, raccontano le ragioni per le quali sono andate in terapia. Natasha, la terapeuta, è la catalizzatrice, il filo conduttore di ogni storia, ma non ascoltiamo mai la sua voce, anche se sappiamo che è presente. Nell'ultimo capitolo conosciamo la storia di Natasha, raccontata da un'altra donna ancora. Sono tutte donne molto diverse tra loro, come dimostrano le loro origini, professioni, età, estrazione sociale e linguaggio. Affresco e caleidoscopio delle problematiche femminili contemporanee, dalla vecchiaia al lesbismo, passando attraverso i classici problemi dei ruoli, essere figlia, essere madre, essere sposa, il romanzo si basa sul convincimento di Marcela Serrano che le ferite inizino a sanarsi quando vengono condivise, e che, in fin dei conti, tutte le donne hanno la stessa storia da raccontare. Non a caso la stessa idea era alla base del suo primo romanzo, Noi che ci vogliamo così bene, idea che come un fil rouge attraversa tutta la sua produzione letteraria.

      Dieci donne
    • 2004

      Cuentos de mujeres solas

      • 329 pages
      • 12 hours of reading
      3.6(109)Add rating

      Uno de los méritos principales de este excelente libro de cuentos es que nos encamina hacia un encuentro amoroso y solidario con diferentes tipos de mujeres que nos regalan aquello que sólo la literatura hace posible: traspasar los límites de nuestra propia vida para penetrar en una ajena, la de cualquiera de ellas, perdiendo por instantes la rigidez a la que nos reduce nuestra cotidianidad, irremediablemente pequeña y limitada. No depende de nuestra voluntad controlar el fenómeno de identificación que nos posee: toda mujer reconoce en la otra, aunque sea con temor, una probabilidad de sí misma.

      Cuentos de mujeres solas
    • 2004

      Hasta siempre, Mujercitas

      • 286 pages
      • 11 hours of reading

      Es una versión del clásico de Louise M. Alcott, pero que se sitúa en Chile. Aunque no tiene la estructura de la obra de Alcott, refleja la personalidad de sus protagonistas, que aquí no son hermanas sino primas. Amy es Lola, la guapa, egoísta y ambiciosa; Beth es Luz, la más dulce y solidaria que, aunque esta muerta, aparece en la historia como espíritu, Meg es Nieves y Jo, la rebelde Ada. Las primas se reencuentran desde el recuerdo de su niñez. Cada una tendrá la oportunidad de reconocerse aunque sus experiencias sean tan diferentes: la de Nieves, cuya devoción por su marido e hijos oculta una ansia secreta de trasgresión; la de Ada, la vagabunda de la familia súbitamente convertida en escritora; la de Luz, interrogándose sobre el significado de su sacrificio por los demás; y la de Lola, cuya belleza y riqueza tampoco satisfacen su anhelo de reconocimiento.

      Hasta siempre, Mujercitas
    • 2003

      Antigua, vita mia

      • 409 pages
      • 15 hours of reading

      La vita di due donne, Josefa e Violeta amiche fin dall'infanzia, si dipana attraverso le righe di un vecchio diario che ci narra di sogni, di grandi passioni e di profonde delusioni, di uomini dall'apparente fascino e dalla natura brutale, di figli, di unioni sbagliate. Sullo sfondo la società cilena e, in ultimo, la città di Antigua, dove le parole conservano ancora la loro verità, dove si è certi di poter conoscere gli altri e la propria anima come per incanto. Qui le due donne ritrovano se stesse, oltre alla loro preziosa amicizia.

      Antigua, vita mia
    • 2003

      Nel caldo torrido dell'estate cilena, Carmen Lewis Avila, scrittrice di successo, scompare. La polizia archivia il caso, ma Rosa Alvallay, investigatrice privata, ottiene l'incarico di ritrovarla. Rosa non è una persona molto appariscente: è sui cinquanta, classe media, due figli e un divorzio alle spalle. Eppure, nonostante questa sua apparente mediocrità, Rosa capisce subito che il segreto di Carmen e l'enigma della sua scomparsa potrebbero trovarsi nei suoi romanzi, che riflettono le pulsioni di un'anima inquieta. L'indagine rivela molte cose della scrittrice: è istintiva, innocente, sempre a disagio nel mondo, tormentata dall'abbandono. La sua infanzia è stata segnata dall'irrequietezza dei suoi genitori, due hippy sempre in fugo sino all'approdo in India. Poi si innamora di una serie di uomini impossibili o sbagliati e cerca di esorcizzare la vita scrivendo romanzi polizieschi. Infine incontra Tomàs Rojas, rettore universitario, uomo-certezza, uomo-rifugio. Ma l'insoddisfazione, l'inadeguatezza, la nostalgia della vera passione non si placano e la voglia di cambiamento e rigenerazione diventa insostenibile. Ed è a questo punto critico della vita che Carmen scompare senza lasciare traccia.

      Universale Economica - 1723: Nostra signora della solitudine