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Maurizia Balmelli

    This Is Pleasure
    Felici i felici
    La settimana bianca
    The Book of My Lives
    • The Book of My Lives

      • 214 pages
      • 8 hours of reading
      4.2(2460)Add rating

      "Aleksandar Hemon's lives begin in Sarajevo, a small, blissful city where a young boy's life is consumed with street soccer with his casually multi-ethnic group of friends, resentment of his younger sister, and occasional trips abroad with his engineer-cum-beekeeper father, and a young man's life is about poking at the pretensions of the city's elders with American music, bad poetry, and slightly better journalism. And then there is Chicago -- war breaking out at home and the city fully under siege, the Hemon family fleeing Sarajevo (with their dog) and all they had ever known, applying for asylum, and Hemon himself starting his own family in this new city. And yet this is not really a memoir. Like Hemon's fiction, The Book of My Lives defies convention and expectation. It is a love-song to two different cities; it is a heartbreaking paean to the bonds of family; it is a stirring exhortation to go out and play soccer -- and not for the exercise. It is a book driven by passions but built on fierce intelligence, devastating experience, and sharp insight. And like the best narratives, it is a book that will leave you a different reader -- a different person, with a new way of looking at the world. For fans of Hemon's fiction, The Book of My Lives is simply indispensable; for the uninitiated, it is the perfect introduction to one of the great writers of our time."--Publisher's description.

      The Book of My Lives
    • La settimana bianca

      • 139 pages
      • 5 hours of reading
      3.6(1116)Add rating

      «Ero solo, in una casetta in Bretagna, davanti al computer,» ha raccontato una volta Emmanuel Carrère «e a mano a mano che procedevo nella storia ero sempre più terrorizzato». All’inizio, infatti, il piccolo Nicolas ha tutta l’a­ria di un bambino normale. Anche se allo chalet in cui trascorrerà la settimana bianca ci arriva in macchina, portato dal padre, e non in pullman insieme ai compagni. E anche se, rispetto a loro, appare più chiuso, più fragile, più bisognoso di protezione. Ben presto, poi, scopriamo che le sue notti sono abitate da incubi, che di nascosto dai genitori legge un libro, dal quale è morbosamente attratto, intitolato Storie spaventose, e che, con una sorta di torbido compiacimento, insegue altre storie, partorite dalla sua fosca immaginazione: storie di assassini, di rapimenti, di orfanità. E sentiamo, con vaga ma crescente angoscia, che su di lui incombe un’oscura minaccia – quella che i suoi incubi possano, da un momento al­l’altro, assumere una forma reale, travolgendo ogni possibile difesa, condannandolo a vivere per sempre nell’in­ferno di quei mostri infantili. Questo perturbante, stringatissimo noir è da molti considerato il romanzo più perfetto di Emmanuel Carrère – l’ultimo da lui scritto prima di scegliere una strada diversa dalla narrativa di invenzione.

      La settimana bianca
    • Felici i felici

      • 168 pages
      • 6 hours of reading
      3.5(581)Add rating

      "Felici gli amati e gli amanti e coloro che possono fare a meno dell'amore. Felici i felici»: le due ultime "beatitudini» di Borges, che Yasmina Reza inscrive sulla soglia di questo romanzo, ci indicano la via per penetrare nel fitto intreccio delle vite che lo popolano. Perché la felicità – nell'a­more o nell'assenza di a­more, all'inter­no di una coppia o al di fuori di ogni legame – è un talento: e di tutti i personaggi che a turno consegnano al lettore confessioni a volte patetiche, a volte grottesche, a volte atrocemente comiche, si direbbe che quasi nessuno lo possegga. In un sottile gioco di echi, di risonanze, di contrappunti – tra amori inaciditi e rancori mai sopiti, illusioni spezzate e fughe nel delirio –, le voci che si avvicendano, quasi incalzandosi, tessono un ordito i cui fili (tenui in alcuni casi, in altri pesanti come catene) collegano molteplici destini, tutti segnati dall'impervia difficol­tà del­l'incontro con l'altro. Con una scrittura di chirurgica precisione, capace di muoversi tra i registri più vari, in un susseguirsi di scene in cui sempre lampeggia il genio della donna di teatro, Yasmina Reza è abilissima nel far affiorare, appena sotto la superficie smaltata delle apparenze, solitudine e violenza, disperazione e risentimento; e riesce a condurre la ronde dei suoi personaggi – mogli inquiete e mariti perplessi, amanti insoddisfatte e libertini mediocri, giovani in fuga dalla vita e vecchi abitati dalla morte – senza mai allontanarsi dalla lucidità intransigente di chi cerca di dire senza orpelli qualcosa che è.

      Felici i felici
    • "This book originally appeared, in slightly different form, in The New Yorker (newyorker.com) on July 8, 2019"--Copyright page.

      This Is Pleasure