Metodologia paretiana
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Questo è il secondo tomo di una trilogia: I. Differenziazione, non linearità, equilibrio (già pubblicato); II. Stati psichici e costanti dell’azione ; III. Stati psichici e variabili dell’azione (che seguirà a breve). In questo secondo tomo si procede all’applicazione della teoria dei residui, alla ricerca delle costanti dell’azione. Si parte sempre dal testo paretiano, con l’aggiunta di altri classici della sociologia ed estendendone esempi ed osservazioni tratti dalla contemporaneità. Uno sguardo da vicino, dunque. Stampa quotidiana, periodica e libri sono stati fonti inesauribili per l’individuazione di residui e (nel III tomo) di derivazioni. Il risultato è che dalle migliaia di esempi selezionati Ne sono stati estratti circa trecentocinquanta, divenuti parte integrante di questo volume. Ognuno potrà sostituire un qualsiasi Esempio con un altro di apparente segno opposto, non muta il risultato: La potenza delle pulsioni (residui) è tale da «portare opposte dottrine allo stesso punto»; poiché, in realtà, non le azioni o i fatti concreti sono stati classificati e discussi, ma i loro elementi (sentimenti o stati psichici), i quali permettono di delineare la parte centrale di una teoria sociologica della mente.