Il pensiero filosofico e scientifico nell'età moderna
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Nel secondo dopoguerra ci si era illusi di avere adeguate categorie di comprensione della realtà sociale e storica, ma la certezza della "leggibilità del mondo" è sempre più venuta meno. Quali sono le prospettive del mondo contemporaneo? Questo libro propone di prestare attenzione al Freud "sociologo" e "filosofo della storia" e a chi lo ha seguito (Marcuse, Mitscherlich, Fornari, Fromm) per superare le linee di demarcazione fra psicologia e filosofia politica e sociale e comprendere la portata dell'aggressività umana alle origini della nostra storia.
Dopo la disfatta della Germania nella prima guerra mondiale, la città di Weimar venne scelta come sede dell'assemblea costituente da cui nacque la Repubblica, che durò fino alla presa del potere da parte dei nazisti nel 1933. Durante la sua breve vita la Repubblica di Weimar, la nuova Germania, produsse opere eccelse in ogni campo del sapere e dell'arte, ma il suo sistema politico, pur fondato su una carta costituzionale frutto di grande sapienza giuridica, presentava debolezze e contraddizioni che furono causa non ultima della sua fine e che diedero vita a un intenso dibattito teorico, incastonato in una ricchissima produzione di teoria politica. Di questa produzione si tracciano in questo libro le linee essenziali, con riferimento a tre fra i maggiori autori, il cui pensiero politico è, per aspetti diversi, di grandissima attualità, in quanto investe, tra l'altro, il problema della crisi dei sistemi rappresentativi.