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Vittorino Andreoli

    Vittorino Andreoli is a distinguished Italian psychiatrist and neuroscientist whose work delves into the complex relationship between the brain and human behavior. He explores the interplay of environment and genetics in shaping mental states, emphasizing brain plasticity as a crucial element in psychiatric pathology. His research focuses on understanding extreme behaviors, including violent acts, challenging simplistic links between criminality and mental illness. Andreoli's approach integrates biological insights with clinical practice, highlighting the significance of non-verbal communication and the cultural context of psychiatry.

    L'uomo di vetro
    Lettera alla tua famiglia
    Yono-Cho
    Il corpo segreto
    Preti
    Lettera a un adolescente
    • 2022

      Storia del dolore

      • 496 pages
      • 18 hours of reading

      Il dolore, fisico e forse soprattutto mentale, è una delle caratteristiche della specie umana e non è accettabile che l’argomento continui a rimanere un tabù, come se non fosse parte della storia comune a ciascun esser vivente. Per questo è importante raccontarlo: è un modo di affrontarlo ed elaborarlo, di vedere e ascoltare in modo autentico le persone che vivono vicino a noi ma anche noi stessi e la sofferenza che fa parte della nostra vita.Vittorino Andreoli affronta questo particolare «sentimento» al di là di ogni reticenza, facendone il protagonista di questo libro che incrocia le vite di uomini e donne, le sfide e i destini paralleli di giovani e vecchi. Il dolore è narrato attraverso storie che illustrano e spiegano il mondo quotidiano: dalle conseguenze della pandemia (il lockdown della mente) alla tragedia delle migrazioni (la necessità dell’esodo), dal rapporto tra generazioni (il confronto tra un nonno e un nipote) alla condizione della vecchiaia (il silenzio della memoria) e all’emarginazione del mondo contadino (una corte di campagna).Un itinerario unico e illuminante alla scoperta della parte più vera e nascosta della nostra mente.

      Storia del dolore
    • 2019
    • 2018

      Il silenzio delle pietre

      • 336 pages
      • 12 hours of reading

      Siamo nel 2028 e l’unica libertà che sembra essere rimasta all’uomo è la fuga dalla città. Così il protagonista di questo romanzo, ormai segregato tra le quattro mura della sua abitazione, terrorizzato anche solo dall’idea di aprire la porta, decide di andarsene. Lontano da tutti, dai rumori, dal caos, da un mondo dove è diventato impossibile vivere. Lontano da chi occupa abusivamente ogni spazio intorno a lui.Vittorino Andreoli immagina un futuro che somiglia molto al nostro presente, ma dove le ingiustizie si sono ancor più esasperate e, nonostante il benessere raggiunto grazie alle grandi scoperte, tutto parla di una situazione a un passo dal baratro. Una casa isolata, affacciata sull’oceano nel Nordovest della Scozia, sembra il luogo ideale per ritrovare un po’ di pace: una baia abitata soltanto da uccelli marini e, a ridosso, montagne che nel tempo si sono trasformate per l’azione del vento. È qui, osservando la perfezione di un ambiente rimasto invariato dal giorno della creazione, nel silenzio delle pietre, che riesce finalmente ad analizzare con maggiore distacco le contraddizioni che lo hanno spinto a cercare la solitudine estrema. Inebriato da tanta bellezza, si lascia tentare dall’idea di non tornare mai più, trasformando quella che doveva essere una parentesi temporanea in una scelta definitiva. Eppure, anche l’idillio, visto più da vicino, rivela lati meno luminosi. Ma soprattutto, nella più completa solitudine, si cancella ogni possibile relazione umana, ogni sentimento si spegne. La distanza poi cambia la prospettiva e apre uno spiraglio di luce e di speranza sui mali della metropoli. Quest’uomo può forse tornare a indossare gli eleganti abiti di città che aveva chiuso in un armadio al suo arrivo in Scozia? O invece, chissà, un’altra libertà è possibile? In questo romanzo, un grande scrittore e psichiatra ci racconta il profondo disagio del nostro tempo, prestando al protagonista tratti inevitabilmente autobiografici, ma nei quali ciascuno di noi può riconoscersi.

      Il silenzio delle pietre
    • 2014

      Il corpo segreto

      • 317 pages
      • 12 hours of reading

      Cosa succede quando il malato è un grande psichiatra abituato a occuparsi delle sofferenze altrui? È ciò che Vittorino Andreoli racconta in questo libro coraggioso: dalla scoperta di un mondo, il proprio, improvvisamente travolto dall’emergenza e dalla malattia, fino alla guarigione raggiunta con forza e fatica. Tutto comincia quando si accorge di essere preda di un’imponente emorragia vescicale proprio pochi minuti dopo aver concluso una conferenza sul “corpo malato”. Inizia così un cammino in cui Andreoli si trova costretto a parlare della propria prostata impazzita ai medici, agli infermieri e poi ai familiari, con i quali si impone un rovesciamento delle regole ordinarie dell’esistenza. Il racconto autentico dello stupore e del terrore di fronte alla fugacità della vita, in un romanzo autobiografico che sorprende per l’immediatezza del linguaggio, e per l’ironia che i luoghi di cura suscitano accanto al clima di tragedia. Una testimonianza lucida, senza retorica, sulla fragilità del corpo e sul coraggio di ricominciare a vivere.

      Il corpo segreto
    • 2013

      L'uomo di superficie

      • 213 pages
      • 8 hours of reading

      Privi di sogni, incapaci di amare, pieni di paura, immersi in una realtà in cui il potere e l’apparenza sono diventati l’unico metro di giudizio, gli uomini contemporanei stanno annegando in una frustrante e avvilente ossessione per la superficie del corpo nel tentativo di celare il proprio vuoto interiore.Vittorino Andreoli, sempre attento al destino dell’uomo nella modernità, prende spunto dalla parabola della propria vita per descrivere, nel modo più personale e insieme collettivo, il deserto etico della società attuale, in cui l’imperativo del denaro ha condotto all’eccesso e alla saturazione e nella quale il malessere non è solo esistenziale ma pervade ogni struttura: dalla politica alla vita quotidiana. Una società imprigionata nell’immediato, appiattita sul marketing del corpo, che però deve ritrovare al più presto le proprie radici e la propria umanità, se non vuole morire di bellezza effimera, di violenza gratuita, di denaro, di vanità.

      L'uomo di superficie
    • 2009

      Il cardinale

      • 218 pages
      • 8 hours of reading

      Un uomo che, fin da bambino, vive nella paura. E che per difendersi cerca rifugio nella religione. Entra in seminario, si appassiona all’immagine di Dio. L’incontro con la teologia, un’inaspettata ascesa nella carriera ecclesiastica, arciprete, vescovo, fino alla nomina a cardinale, poi il precipizio; una malinconia strisciante, insistente, che si trasforma in crisi, in conflitto aperto, quando il protagonista non è più in grado di negare a se stesso ciò che deve continuare a nascondere agli altri: Dio non esiste.Senza più fede, ma incapace di rinunciare alla porpora della sua toga, il cardinale viene indicato come probabile papa. Ed è proprio nel conclave per l’elezione del nuovo pontefice che sarà costretto ad affrontare la contraddizione che lo consuma. In un romanzo ricco di colpi di scena, Vittorino Andreoli, con la maestria che lo contraddistingue, ci porta dentro all’eterno conflitto tra la maschera e il volto, tra l’immagine che diamo di noi e le più intime lacerazioni del nostro animo.

      Il cardinale
    • 2009

      Preti

      Viaggio fra gli uomini del sacro

      • 331 pages
      • 12 hours of reading

      Prima o poi, nella vita, tutti incontriamo un sacerdote. E tutti, pur ammirando il coraggio di una "scelta estrema", constatiamo le difficoltà a vivere questa scelta in rapporto alla modernità. Vittorino Andreoli compie da non credente - un viaggio attento e rispettoso fra gli "uomini di Dio" del nostro tempo. Un itinerario in cui si raccontano la vita, le storie e le fatiche di tanti sacerdoti. Storie di preti anonimi, che vivono nelle periferie delle grandi città e nelle parrocchie di montagna. Uomini generosi, ma in crisi d'identità, di vocazione, di solitudine. Preti che talvolta fanno audience e talvolta suscitano scandalo. Preti di cui lo psichiatra si è occupato anche in veste professionale. Sono pagine ricche di umanità, che non tralasciano domande scomode: perché seminari sempre più vuoti? Perché tanti preti stanchi e infelici, che non riescono ad avvicinare la gente e in particolare i non credenti? Pagina dopo pagina, l'analisi si apre a una riflessione sulla nostra società: sulla grande "domanda di sacro" del nostro tempo e sulla fatica della Chiesa a rispondere, sulla necessità di ritrovare frammenti di senso al non-senso dilagante, sul bisogno di ritrovare luoghi e tempi per coltivare valori preziosi.

      Preti
    • 2009

      La fatica di crescere

      • 187 pages
      • 7 hours of reading

      Un mattino il signor Gregor Samsa si sveglia improvvisamente trasformato in uno scarafaggio. Proprio come il protagonista della Metamorfosi di Kafka, l'adolescente, travolto da un cambiamento che coinvolge il proprio corpo e con esso tutto il mondo che lo circonda, non si riconosce più, ha difficoltà a definirsi, non si piace. Non c'è dubbio che lasciare l'infanzia sia sempre stato difficile. Ma oggi come stanno le cose? Come affrontano gli adolescenti del nuovo millennio la faticosa avventura di crescere? Abbiamo gli eroi del nulla, dell'alcol, della droga, dei tragici "sabato sera", del presente senza futuro ... Sono ragazzi che hanno perso fiducia in se stessi e negli altri, che faticano a superare ogni difficoltà e ad affrontare il dolore di vivere. E la famiglia, la scuola, la società non sanno, e forse non si impegnano sufficientemente per aiutarli. In questo libro Vittorino Andreoli riflette sulla grave crisi in cui versa l'adolescenza oggi, e pone l'attenzione sulle parole-chiave che possono aiutare a comprenderla meglio. Non un manuale di istruzioni per l'uso, ma un percorso che, modulato sui sentimenti, la percezione del corpo, il dolore, lo scorrere del tempo e l'immaginazione, invita al dialogo tra i giovani e con i giovani. Perché "l'adolescenza è una vita che viene condivisa"; e chi la sta affrontando, al di là di una morale rigida, deve essere capito e aiutato nella "fatica di crescere."

      La fatica di crescere