1938, Appennino tosco-emiliano. Un prete viene ritrovato morto in un fiume. Sembra un incidente, ma un maresciallo dei carabinieri dovrà affrontare altre morti inquietanti prima di risolvere un mistero che affonda le sue radici in un passato di dolori e miserie. Un eclettico cantautore e un noto giallista danno vita a un indimenticabile romanzo poliziesco.
Benedetto Santovito Series
This series delves into mysteries and intrigue set against the rugged Apennine landscape. Follow compelling investigations that often reach into the past to uncover long-buried secrets. Each installment promises a gripping plot and a sharp look into human nature and the darker aspects of life. It's a crime fiction series that draws readers in with its atmosphere and unexpected twists.





Recommended Reading Order
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Il maresciallo Santovito, spinto dalla nostalgia, torna in un paese dell'Appennino tosco-emiliano dove aveva indagato su un'intricata serie di delitti. Il suo arrivo coincide con due morti misteriose e altri fatti inquietanti che lo costringono, anche se controvoglia, a gettarsi nella mischia.Un giallo avvincente che ha per sfondo un pezzo d'Italia eterna e datata, vicinissima e lontana.
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Due avvenimenti misteriosi sullo sfondo degli anni Settanta. Un giovane viene scaricato morente da una jeep davanti all'ospedale di un paese dell'Appennino; una ragazza scompare misteriosamente nella Bologna della contestazione studentesca. L'ex maresciallo Santovito indaga. Anche se ormai in pensione non se la sente di deludere le due donne che gli hanno chiesto aiuto. Domenica, madre del giovane adolescente, e Patrizia, una sua amica in ansia per la scomparsa della figlia. Forse tra i due avvenimenti c'è un legame... Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli raccontano una storia appassionante fondendo gli elementi classici della detection con la ricostruzione della storia più recente e controversa.
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Lo Spirito e altri briganti
- 280 pages
- 10 hours of reading
Un animale misterioso si aggira per i boschi. E nelle tenebre, tra lugubri lamenti, scivola un fantasma. Sono molti i misteri custoditi dall'Appennino, monti aspri che il maresciallo Santovito ha imparato a rispettare e amare da quando, sul finire degli anni Trenta, vi si è trasferito. Col tempo è diventato uno del posto, ormai è uno dei vecchi, e ha visto cambiare più volte il paese. Soprattutto ha sentito e raccontato tante storie di banditi e briganti. E ora, memoria storica e narratore, rievoca spaziando tra gli anni e le epoche quelle storie "gialle" e le investigazioni "anomale".
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Una raffica di mitra del plotone di esecuzione mette fine alla giovane vita del partigiano Bob, ma questa volta non sono nazifascisti quelli che sparano. Accusato di un atto di efferatezza, aver sterminato l’intera famiglia del Patriarca, Bob è stato giudicato in fretta e furia dal tribunale partigiano composto dai suoi commilitoni della brigata Garibaldi e da un commissario politico venuto da oltre la linea del fronte. Fascistissimo, il vecchio Bernardi — detto “il Patriarca” della grande casa situata in località “le Piane” — può aver suscitato il rancore di molti, ma un massacro di civili di tale entità non può essere giustificato in nessun modo, perché rischia di alienare ai partigiani il favore della popolazione. È per questo che la sentenza di morte è stata subito eseguita. Tuttavia, poiché molti sono i particolari che non tornano a proposito del massacro delle Piane, un’altra brigata ha affidato una parallela indagine a Benedetto Santovito, reduce dalla Russia e diventato anche lui partigiano di Giustizia e Libertà con nome di battaglia “Salerno” su quelle stesse montagne fra le quali aveva fatto il con la certezza che un carabiniere, come un prete, resta carabiniere nell’anima, qualunque abito indossi. L’escalation drammatica degli eventi bellici impedisce a Santovito di portare a termine un’indagine appena iniziata, ma molti anni dopo, nel 1960, il passato bussa di nuovo alla porta e una lettera appassionata e struggente obbliga il maresciallo a ritornare sul caso. Solo che gli anni hanno cambiato, se non i luoghi, tutte le persone. E molto profondamente. Coloro che furono giovani partigiani pieni di speranza adesso, premiati o bastonati dalla vita, sconfitti oppure assisi in posti di potere, non sono più quelli di un tempo. O lo sono in una strana maniera deformata ed è con queste mutazioni, specchio dei cambiamenti di un intero Paese, che la difficile inchiesta di Santovito ha a che fare. E forse, per scandagliare alcuni dolorosi segreti che muovono le azioni umane, anche il maresciallo dovrà deporre le sue armi e affidarsi all’intuito di Raffaella, la dolce e risoluta insegnante del paese…Per ampiezza della concezione, numero dei personaggi e scansione dei piani temporali, Tango e gli altri è forse il romanzo più ambizioso dell’intera serie di gialli appenninici con il maresciallo Santovito protagonista. Guccini e Macchiavelli mettono in scena una vicenda complessa, inquietante, corale, e raccontano un periodo della nostra storia senza fare sconti a nessuno, ma rivendicando anche, e con fierezza, quegli ideali che l’incedere inclemente della storia e la memoria corta degli uomini cancellano con troppa leggerezza.